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L*Aeropilo 229 condo Graham, le cui idee diventavano esagerate, e ben presto Beachy Head s’inalzò grigia, alla loro sinistra. i ■; ^ Terrai — gridò raereonauta con la Voce affievolita dal fischio del taglia-vento. — Non ancora, — protestò Graham ridendo. — Voglio Vedere è sapere dell’altro. — Credevo.... — disse l’aereonauta. ’ — Voglio sapere in che modo si manovra questa macchina, — continuò Graham. — Vengo vicino a voi, — aggiunse, lasciando il suo sedile e facendo un passo lungo il ripiano che li separava, ma si fermò subito, e il suo volto cambiò di colore, le mani gli si aggranchirono. Un altro pasSo e si trovò aggrappato vicino airaereonauta; sentì allora un peso sulle spalle e s’accorse che era la pressione dell’aria. Le sue vesti non erano più che un punto vorticoso dietro di lui: il vento soffiava al disopra dello schermo sparpagliandogli i capelli sulle [guance e intanto l’aereonauta era occupato- a fare delle provvisorie riparazioni, spostando il centro di gravità, per assicurarsi la stabile durata, e modificando- la pressione’. — Vorrei che voi pù spiegasse il meccanismo, — insistè Graham. — Che cosa succede quando spingete in avanti il motore? L’aereonauta esitò.; poi rispose laconicamente: — È una cosa molto complicata. Sire. — Non importa, — esclamò Graham. Vi fu tm momento di silenzio. — L’aereonautismo è il segreto.... il privilegio.... — Va benissimo, ma io sono il padrone e voglio sapere. Rise di cuore pensando al potere che poteva eser