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228 quando.IL DORMENTE SI SVEGLIERÀ — Che cosà? — fece Graham ’distoghendo con rammiarico gh occhi da quel grandioso spettacolo. — Aero-piano, Sire, — gli gridò l’aereonauta col braccio teso. La grande macchina s’avapzava a vista d’occhio,e l’aeropil-o salì ancora descrivendo una lunga curva verso il n-ord, ma l’aeropian-o s’avvicinava più velocemente. Lo slancio deH’.a-eropilo che sembrava tanto potente e rapido apparve a un tratto lento in confronto dell’altro volatore terribile. Che mostro gigantesco! Quale Velocità vertiginosa e costante! Esso passò sotto a loro, nella sua corsa silenziosa, grande inviluppo d’àli ■ trasparenti, reticolato d’antenne e di fili, massa vivente. Graham Con una Sola occhiata pot-e vedere numerose file di viaggiatori imbacuccati, sos-pesi. sui loro pie-, c-oli sedili dietro i taglia-vento, un meccanico vestito di bianco che malgrado le, raffiche del vento, scivolava lungo una strada formata di scale, dei. motori rumoreggianti che mandavaino fuori una quantità di fumo, con movimento simultaneo, un’elice che girava,, e una snperfice immensa di ali. Questa vista gli destò un grande entusiasmo, e intanto il mostro era già. passato. Esso -s’inalzò leggermente, e le picoole ali dell’aero-pdlo!si -posero in traccia Idi lui.. Si erano app-ena. allontanati e già, -come sembrava a Graham; l’àeropiano non era più che una macchia larga e azzurra suH’iorizzonte, e si aggirava fra Londra e Parigi rifa-cen’dlo lo stesso viaggio, ohe, se il tempo era bello, compieva anche quattro volte pi giorno, in ogni di-., rezione. Essi attraversarono la Manica molto lentamente se