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Personaggi importanti | 209 |
intorno a sè, il contatto delle mani, la passeggiera curiosità dei volti sorridenti, tutto ciò infine procurò a Graham un indescrivibile piacere. Egli dimenticò per un istante i suoi grandi progetti, per subire insensibilmente il fascino della sua nuova situazione. Divenne meno ritenuto nelle sue maniere, più convinto della sua sovranità; la sua andatura si fece più sicura, la sua veste nera ricadde intorno alla sua persona in pieghe più disinvolte, e l’orgoglio diede alla sua voce un’intonazione più nobile. Dopo tutto, quello era un mondo brillante e seducente.
Il suo sguardo errava con compiacenza sopra i colori cangianti della folla, e si posava con benevola critica sopra ogni volto; poi gli venne in mente ad un tratto che egli era in dovere di far le sue scuse alla graziosa giovanotta dai capelli rossi e dagli occhi azzurri, e capì d’aver commesso un errore. Non stava bene cominciare ad omettere tali riguardi anche se contrari alla sua opinione ma non sapeva come fare a vederla. Ad un tratto un ricordo venne a turbare l’incantesimo di quella brillante riunione e ne modificò il carattere.
Alzò gli occhi e scorse sopra a un ponte di porcellana, e voltata verso di lui, una figura che si nascose quasi subito, la figura d’una giovanetta che egli aveva ammirata il giorno prima, nella piccola stanza dietro al teatro, dopo la sua fuga. Ella aveva nello sguardo la stessa espressione di speranza contenuta, espressione incerta e ostinatamente indagatrice. Dapprima non si ricordò dove l’aveva vista, e poi, riconoscendola, gli venne in mente la reminiscenza commovente del loro primo incontro, ma la trama danzante della melodia che giungeva in quel momento alle sue orecchie, gli