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Personaggi importanti | 203 |
ste scuole, e perciò le sue domande raddoppiarono. Certe frasi incidentali pronunziate dal Vecchio col quale aveva parlato nell’oscurità, gli tornavano in mente e LO stesso Ispettore Generale infatti confermò le parole del vegliardo.
— Noi abbiamo addirittura abolito il lavoro eccessivo, e non si fa più strapazzare nessuno, — dichiarò egli, e Graham chiese a sè stesso se con ciò si doveva intendere la completa soppressione d’ogni specie di lavoro.
L’Ispettore assunse un’aria sentimentale.
-— Noi facciamo il possibile per rendere le scuole elementari gradevolissime ai fanciulli che sono destinati a lavorar tanto presto.... Ammettiamo come giusti alcuni semplici principii.... obbedienza.... lavoro....
— Insegnate loro ben poche cose?
— A che servirebbe lo strapazzarli? A far di loro degli infelici, dei malcontenti. Invece noi li facciamo divertire. E anche presentemente vi sono dei rammarichi, delle agitazioni. Dove gli operai prendono delle idee? Non si può dire: il fatto è che se le comunicano gli uni con gli altri. Vi sono dei risvegli di socialismo e anche d’anarchia, e parecchi di questi rivoluzionari si occupano incessantemente del loro intento.... Son persuaso che il mio primo dovere sia quello di lottare contro il malcontento popolare. Perchè rendere il popolo infelice?
— Appunto mi domando ciò, — disse Graham con aria pensosa, — ma vi è un gran numero di cose che vorrei sapere.
Lincoln che, durante la conversazione aveva osservato Graham, intervenne.