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In vedetta | 191 |
intera preponderanza in tutta l’America. Il Consigliò acquistò e organizzò la Cina mise a frutto l’Asia; paralizzò, minò finanziariamente gli imperi del mondo antico, impegnando una lotta con essi e vincendoli.
Questa vorace usurpazione del globo, fu compiuta con tanta destrezza, centinaia di banche, di compagnie, di sindacati dissimulavano le operazioni di questo Consiglio-Proteo, — che aveva già fatto gran tratto di strada, prima che il volgo sospettasse quale tirannia egli subiva. Il Consiglio, non esitò, non tremò mai. Mezzi di comunicazione, terre, dominii, edifizi, governi, municipalità, compagnie territoriali dei Tropici, tutte le intraprese umane esso le accaparrò avidamente.
Mise in ordine e diresse i suoi uomini, la polizia delle sue ferrovie, delle sue strade, le guardie de’ suoi innumerevoli beni immobili, quelli delle gomene e dei canali, il suo esercito di agricoltori. Esso non manifestò apertamente alcuna ostilità contro le unioni e le associazioni de’ suoi stipendiati, ma li sovvertiva, li tradiva e li comprava; in tal modo finì coll’acquistare il mondo intero. Ed allora il suo colpo da maestro fu l’introduzione delle macchine volanti.
Quando il Consiglio, in urto cogli operai di uno de’ suoi enormi monopolii, si abbandonò ad azioni, la cui illegalità era troppo flagrante, — ciò senza aver nemmeno la buona grazia di assoldare anticipatamente coloro che potevano nuocergli, — l’antica legge, allarmata di vedersi sfuggire i vantaggi delle proprie compiacenze, cercò intorno a sè le armi di cui essa stessa disponeva. Ma l’esercito non esisteva più come non esisteva più nessun indizio di guerra: l’età della pace era giunta. I soli bastimenti da guerra possi-