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In vedetta | 187 |
nuova cosa vivente si sviluppa, sotto la pelle del suo predecessore nascosto egli stesso sotto l’involucro del seme. Tale involucro conserva sempre là sua propria forma: tutti continuano a credere che esista sempre il seme e nulla può impedire che esso stesso non si creda un seme vigoroso e vitale.
— Il vostro regno al tempo della regina Vittoria, — conchiuse Asano, — era così.... un regno col cuore divorato....
I possessori di terre, i baroni e la piccola nobiltà entrarono in iscena due secoli fa col re Giovanni: dopo molto tempo venne decapitato- il re Carlo, finchè non salì al trono! il re Giorgio che non aveva che l’apparenza di un re giacchè il potere reale era allora nelle mani del Parlamento. Ma il Parlamento, organo della piccola nobiltà proprietaria, padrona del mondo, non conservò a lungo- la sua potenza e nel diciannovesimo secolo la trasformazione era già compiuta.
Le franchigie erano state elargite fino a comprendere masse intere di uomini ignoranti, «miriadi urbane» che venivano in gran confusione a dare il loro voto insieme. Una quantità considerevole di elettori trascina, come conseguenza naturale, il regno successivo dei partiti organizzati. Il potere, anche sotto il regno della regina Vittoria, era divenuto preda dei partiti segretamente organizzati, complessi e corrotti: in breve esso ricadde nelle mani dei grandi uomini di Stato che fornivano i sussidi necessari all’organizzazione del partito. Giunse un tempo in cui questo potere e l’interesse reale dell’Impero, riposarono visibilmente fra le mani dei consigli di due partiti, che governavano per mezzo dei giornali e delle campagne elettorali, due piccoli gruppi di uomini ricchi