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Il vecchio che sa tutto | 135 |
bre! Tali cose non si sono viste da dodici dozzine d’anni. Eh! eh! va male per i piccoli, quando i grandi s’azzuffano, va male.
— Dite che non ci è stato.... che cosa?... da una grossa d’anni?
— Eh? — fece il vecchio e borbottò qualche cosa come «smozzicare le parole» obbligando Graham a ripetere tre volte la sua domanda. Poi riprese: — Dei combattimenti e delle stragi con le armi alla mano, e degli imbecilli che si sfiatano in nome della libertà, e tutto ciò che segue.... Nella mia vita, non ci è stato niente di uguale.... Si ricomincia come nel tempo antico.... è certo.... quando il popolo di Parigi si è sollevato.... saranno più di quattrocento anni.
Ecco ciò che non si e più visto da.... ma così va il mondo. Bisognava che ciò accadesse. Io lo so; io lo so. Sono cinque anni che Ostrog lavora e ci è stato la discordia, l’imbroglio, la fame, delle minacce, delle grandi parole, delle armi, delle vesti di tela turchina e delle recriminazioni. Tutto s’imbroglia e si sconnette; e adesso eccoci: la rivolta e la strage.... Il Consiglio è al termine del suo giro.
— Voi a quanto pare, siete bene informato su tutte queste cose, — notò Graham.
— Io dico ciò che ho udito da fonte sicura, e non solamente ciò che borbottano le macchine parlanti.
— Sicuramente! — disse Graham, domandandosi ciò che poteva essere una macchina parlante. — E voi siete certo che Ostrog ha organizzato la ribellione e che è lui che ha fatto risvegliare il Dormente....
unicamente per provare il suo potere, per vendicarsi di non essere stato ammesso nel Consiglio?
— Tutti sanno ciò, mi pare, — rispose il vecchio,