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128 quando il dormente si sveglierà

nare più lentamente, ma si stancava e spesso spesso s’arrestava, si sedeva in disparte sopra uno dei numerosi sedili delle vie superiori. Una agitazione febbrile, prodotta dal pensiero della parte che egli aveva in questa lotta non gli permetteva di restare più a lungo nello stesso posto. Era egli l’unica causa di questo sollevamento? In un luogo triste fu sorpreso da una scossa di terremoto seguita da un fracasso spaventevole e da un rumore di tuono; un soffio potente d’aria fredda passò a traverso la città, ed egli udì un fracasso di vetri enormi che si spezzavano, degli edifici che crollavano, una serie di crolli giganteschi. Un ammasso di vetri e ferri piombò dall’altezza del tetto nelle gallerie di mezzo, quasi cento metri da lui, mentre che in lontananza si udiva galoppare e gridare. Egli pure scosso da un sussulto incognito si sentiva preso da un’attività senza limiti; si slanciò dapprima in una direzione, poi ritornò indietro senza sapere il perchè.

Un uomo arrivò correndo e Graham riprese allora il suo impero su sè stesso.

— Che hanno fatto saltare? — domandò quell’uomo affannato. — Era proprio un’esplosione? — Ma avanti che Graham avesse avuto il tempo di rispondere egli era già lontano.

I grandi edifizi s’inalzavano nell’ombra velati da un triste crepuscolo, quantunque la piccola striscia di cielo là in alto annunziasse un giorno raggiante.

Egli notò dei motti strani, dei quali non ne comprese uno sul momento; e decifrò pure un buon numero di quelle iscrizioni in caratteri fonetici. Ma quale profitto si può avere a decifrare delle lettere bizzarre quando dopo una tensione penosa dell’occhio e dello spirito,