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124 quando il dormente si sveglierà

nello stesso tempo che si faceva di nuovo notte. Al rumore di questa caduta Graham si alzò e pazzamente volle fuggire; ma inciampando in un gradino, cadde in terra. Si rialzò come meglio potè e s’arrampicò sulla scala di passaggio.

Allorquando brillò la sesta stella era vicino all’apertura d’un corridoio; e veduto meglio la strada raddoppiò di sveltezza, entrò nel corridoio e ancora una volta si trovò nella notte completa. Un urto lo rimandò da parte, egli s’aggirò su sè stesso, ma riprese presto l’equilibrio e fu allora immischiato in una truppa di fuggiaschi che si spingevano verso una stessa direzione. Il solo pensiero di Graham come quello dei suoi compagni era di sottrarsi a quella battaglia. Egli spinse e colpì, vacillò, corse e fu schiacciato dalla folla.

Durante qualche minuto corse fra le tenebre, lungo un corridoio tortuoso, poi attraversò uno spazio aperto e vasto, discese un lungo pendio ed arrivò finalmente senza sforzo alcuno ai piedi d’una scalinata. Molte persone urlavano: — Eccoli! Ecco le guardie! Tirano! Si salvi chi può! Le guardie tirano! Saremo sicuri nella settima strada! Avanti verso la settima strada! — e vi erano fra la folla delle donne e dei fanciulli.

Alcuni individui incontrandosi con Graham lo ingiuriavano. La folla si precipitò verso un passaggio vuoto attraverso un’entratura corta e raggiunse uno spazio più vasto debolmente rischiarato. Gli uomini vestiti di nero si schierarono, fecero al galoppo una salita che nella luce crepuscolare Graham credè che fosse una gigantesca serie di gradini. Egli seguitò. Il popolo si disperse a destra e a sinistra.... Più tardi Graham s’accorse che non era più nella folla e fece