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Il popolo è in marcia 107


— Perchè siete voi l’Atlante; o Sire. Il mondo posa sulle vostre spalle ed è governato in nome vostro....

Intanto nell’atrio non si udiva più alcun rumore, e vi regnava un silenzio turbato soltanto da una voce unica, monotona: poi improvvisamente sorse un chiasso sfrenato: un mormorio e un rumore assordante.... gli evviva, le molteplici acclamazioni si rinnovarono.... voci fioche, voci sonore si urtavano e s’intrecciavano.... E finchè durò tutto quello schiamazzo, coloro che erano nella piccola stanza non si sentirono parlare.... Graham in piedi, avvinceva disperatamente il suo spirito a ciò che gli avevano detto...

— Il Consiglio.... — ripeteva balbettando: poi gli tornò ad un tratto in mente un nome che l’aveva colpito: — Ma chi è Ostrog? — domandò.

— È l’organizzatore.... l’organizzatore della rivolta....

Il nostro capo.... nel nome vostro....

— Nel mio nome?... E voi?... Perchè egli non è qui?

— Noi siamo i suoi rappresentanti Io sono il suo fratellastro: Lincoln. Egli vuole che voi vi mostriate a tutti e che poi andiate da lui. Ecco perchè ci ha mandato. Esso è nell’ufficio dei «Motori a vento» che dirige.... Il popolo è in marcia....

— Nel vostro nome, — gridò il più giovane dei due, — hanno governato, calpestato, tiranneggiato. Ma finalmente....

— Nel mio nome! Il mio nome!

Durante una bonaccia momentanea del frastuono esteriore, il giovane dal rosso naso aquilino e dai folti mustacchi potè farsi udire: egli gridava, irritato, con voce alta:

— Nessuno si aspettava che vi svegliaste. Erano