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104 | quando il dormente si sveglierà |
— Conducetemi in una stanza piccola, — supplicò piangendo, — in una stanza piccola....
Non potè dir di più: un uomo vestito di nero lo prese per l’altro braccio, ed egli si accorse che una porta si schiudeva davanti a lui.... quindi fu condotto ad una sedia.... egli traballò, si sedette pesantemente cuoprendosi la faccia colle mani. Tremava con violenza: la sua resistenza nervosa era al colmo. Senza che se ne accorgesse fu sbarazzato del mantello; egli fece soltanto osservare che quella specie di pantaloni che gli avevan fatto mettere eran bagnati e tutti neri....
Ancora altre persone che gli correvano incontro, ancora nuove cose che si svolgevano davanti a’ suoi occhi, ma per un certo tempo egli non fece attenzione a nulla.
Egli era sfuggito al Consiglio. Migliaia di grida glielo ripetevano: egli era salvo. Il popolo era con lui. Fece per un momento violenti sforzi per respirare, quindi rimase tranquillo a sedere col volto fra le mani.... L’aria era scossa dalle grida di una folla innumerevole.