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4 quando il dormente si sveglierà


soffocano la fatica naturale e uccidono il riposo;... il caffè, la cocaina....

— Capisco, — disse Isbister.

— Finalmente sono giunto a compiere l’opera mia, — continuò l’uomo senza sonno, con accento doloroso.

— Ed è questo il resultato che ne avete ottenuto?

— Sì.

Per un momento nè l’uno nè l’altro disse una parola.

— Voi non saprete mai immaginare come io sospiri un po’ di riposo.... Ne ho fame e sete. Per sei lunghi giorni, dopo aver compiuto la mia impresa, il mio spirito è stato un turbine vertiginoso, sempre lo stesso e senza tregua, un torrente di pensieri incessanti.... un torrente che scorre rapido e regolare....

S’interruppe; quindi terminò:

— ... verso l’abisso!

— Bisogna che dormiate, — replicò Isbister con accento reciso, come se avesse improvvisamente scoperto un rimedio, — bisogna assolutamente che voi dormiate.

— Il mio spirito è perfettamente lucido e mai lo è stato come in questo momento.... Ma ora mi sento trascinato verso l’abisso....

— Ebbene?

— Avete mai veduto, talvolta, degli oggetti inghiottiti nel vortice.... strappati alla luce del giorno, a tutte le dolcezze di questo mondo.... annientati?

— Ma.... — protestò Isbister.

L’uomo stese le braccia: aveva gli occhi biechi e la sua voce era ad un tratto divenuta acuta.

— Mi ucciderò.... Se non troverò un altro mezzo, mi getterò in fondo a questo buio precipizio, laggiù dove le onde sono verdi, dove il bianco maroso si