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Manfredi arrossendo, “e posso dirvi che il procedere d’lsabella dà luogo a dei ben fondati sospetti... e poi quel giovine villano, il quale è stato complice della sua fuga, se non la cagion primaria”... “La cagion primaria!” interruppe un poco alterato il P. Girolamo, “come! un giovine... un giovine ne è stato cagione!” “Questo è troppo, esclamò Manfredi, “e dovrò io esser redarguito in casa mia, e da un temerario frate! scommetto che a te son noti i loro amori”... “Se pur Vostr’Altezza,” disse il P. Girolamo, “non è persuasa nel fondo del cuore quanto ingiustamente mi accusi, prego il cielo di toglierle questi ingiuriosi sospetti contrarj alla carità del prossimo, e il Dator d’ogni bene glie lo perdoni... venendo poi al fatto, scongiuro l’Altezza Vostra di lasciar vivere in pace la principessa in luogo sacro, dove non può e non deve esser disturbata da folli mondane fantasie come sono i discorsi amorosi di chicchessia. “Non mi state a parlar in gergo,”