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scordarmi con quanta sincerità e con quanta forza di ragioni mi abbia dissuasa sempre dal monacarmi, desiderando vedermi unita in matrimonio, quantunque la dote dovutami fosse per cagionare una diminuzione considerabile ne’ suoi assegnamenti e nell’eredità de’ figliuoli che avrebbe dati al mio fratello: in conseguenza voglio per amor suo pensar bene di questo contadinello.” “Dunque anche voi credete,” riprese Bianca, “che passi tra loro buon’armonia?”... nel dir ciò venne interrotta da un servo il quale entrò nella camera, annunziando, essersi ritrovata Isabella. “Dove?” domandò Matilda. “Ella s’è ritirata nella chiesa di S. Niccola,” risposele il servitore; “il P. Girolamo ne ha portata egli stesso la nuova; ed ora è giù con Sua Altezza.” “Ov’è mia madre?” soggiunse Matilda. “E nelle sue stanze,” rispose quello, “ed ha domandato di voi.”


Erasi l’inquieto Manfredi alzato dal letto al primo spuntar dell’aurora, ed era andato