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dino, “ma... se povero e indegno come sono, potessi sperare d’esser ascoltato per qualche altro momento... oh! se sapeste quanto ciò mi consola... giacchè non avete ancora serrata la finestra, potrei domandarvi”... “Dite su, presto,” soggiunse Matilda; “incomincia a farsi giorno, ed i contadini, venendo nei campi, ci potrebbero vedere... cosa vorreste voi domandarmi?” “Non so se mi debba risicare,” riprese il contadino con interrotte parole... “non ostante la bontà con cui mi avete parlato m’incoraggisce... ah! signora, poss’io fidarmi... posso prendermi l’ardire di confessarvi”... “Dio buono!” interruppe Matilda, “cosa volete dire? che vorreste mai confidarmi? parlate francamente, se però il vostro segreto può svelarsi ad un’onesta donzella.” “Volevo dimandarvi,” soggiunse il giovine, variando il tuono del suo discorso, “se è vero quel che ho sentito dire da’ servitori, cioè, non potersi ritrovare dentro al palazzo la principessa?” “Che im-