vanti a cui voi spesso sedete, riguardandolo
con ammirazione per quattr’ore continove”... “Non ischerzate su quel ritratto,” interruppe
con un sospiro Matilda, “so bene,
essere straordinario il piacere che prendo in
riguardarlo, ma non sono peraltro innamorata
di una tela dipinta. Le virtù di quel
degno principe, la venerazione ispiratami
da mia madre per la di lui memoria, e le
preghiere ch’ella mi ha sempre ingiunto di
far con fervore avanti al di lui sepolcro,
tuttociò ha contribuito a persuadermi, dipendere
in certo modo il mio destino da
qualche cosa relativa al medesimo.” “Oibò!
come mai può esser questo?” disse Bianca;
“io ho sempre sentito dire che la sua
famiglia non è imparentata colla vostra, e
non sò intendere perchè la signora principessa
vi mandi a fare orazione davanti a quel
deposito mattina e sera, anco quando è freddo e umido, mentre questo Alfonso non si
trova fra’ santi del Lunario! Se dovete far
delle preghiere, perchè la signora madre non