dama non dubitasse, come neppur Manfredi, della realità della cosa, finse tuttavia voler credere il racconto del servo proveniente da sconvolta fantasia. Desiderosa non per tanto di risparmiare al prencipe nuove cagioni di turbamento, e preparata da una serie d’affannosi eventi ad ogni più crudele sciagura, erasi coraggiosamente determinata di sacrificar se stessa la prima, qualora il fato avesse prefissa quell’epoca appunto alla distruzione di tutta la loro famiglia. Inviata perciò Matilda al riposo, sebben vi andasse contro voglia, e la pregasse istantemente di non allontanarla da lei, aveva Ippolita, in compagnia del cappellano, visitata la galleria ed il camerone, ed in quel momento, venendo incontro al consorte con quella serenità di volto che non avea da più ore indietro mostrata, l’assicurò, esser la gamba gigantesca un mero delirio del servo, e senza dubbio un vano fantasma creato nella di lui immaginazione dal timore e dalla oscurità della notte, soggiun-