sa”... “Animalaccio,” gridò infuriato Manfredi,
“non hai dunque veduto altro che uno
spirito?”... “Oh! peggio, peggio, signore!” esclamò Diego: “avrei voluto veder
piuttosto una gerarchia di spiriti che.”... “Cielo! dammi pazienza con costoro!” disse
Manfredi; “questi scimuniti faranno impazzire
anche me! Diego, parti subito di
quì; e tu Iacopo, dimmi schiettamente: sei
ubriaco? sogni tu? hai pure dello spirito
secondo il solito: avrebbe forse quell’animale
fatta a se paura ed a te? su via parla;
che fantasie ha egli pel capo?” “Dunque,
signore,” rispose Iacopo, tremando, “io volevo
dire a Vostr’Altezza, che dopo la gran
disgrazia del padroncino, Dio abbia in pace
l’anima sua! nessuno de’ fedelissimi servi e
sudditi di Vostr’Altezza... oh sì! in verità, signore, siamo tali, quantunque povera
gente; nessuno, dico, si è arrischiato di girare
per il palazzo se non accompagnato
con un altro; così Diego ed io, figurandoci
che la signora principessa Isabella po-