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in quelle sacre celle che là vedete, le quali ci offrono un asilo di penitenza?” “Oh virtuosa donna!” replicolle Manfredi, “oh virtuosa donna, resa troppo sventurata da’ miei proprj delitti, ascolto pure una volta le vostre sante ammonizioni! Ah! potess’io almeno... no, tutto è vano... lo vedo, voi tutti siete ripieni di stupore... sì, voglio punirmi: l’unica soddisfazione che sta in mio potere di dare all’offesa divina giustizia, si è d’incolpar me solo per tutti. Questi mali tremendi son conseguenze fatali di orribili arcani concernenti la mia famiglia; potess’io almeno, palesandogli, espiare... ma, oimè! qual mai pena è bastante ad espiare il delitto di un regno ingiustamente occupato, e di una figlia dentro al tempio spietatamente trafitta! Uditemi, signori; e possa questa orribile ricordanza servir di esempio per raffrenare e correggere i futuri tiranni! Sappiamo noi tutti, essere Alfonso morto nella terra santa... vorreste interrompermi, lo conosco; vorreste sentirmi confessare che ciò