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aveano dinanzi agli occhj, il quale era pur d’acciaio, nè pensavano che sarebbe stato impossibile ad un giovinetto, non ancor giunto al vigesimo anno, il trattare un’armatura di sì enorme peso.


Queste popolari voci dettero da pensare a Manfredi; e foss’egli irritato per l’osservazione fatta dal contadino della somiglianza de’ due elmi, e pel timore ch’ei si ponesse perciò in istato di penetrar più addentro alla cagione del mancar quello in chiesa, o lo facesse per toglier materia a qualunque popolar cicaleccio appoggiato a così pericolosa supposizione, dichiarò con gravità, esser colui senza dubbio un negromante, e voler egli, sintantochè il tribunale ecclesiastico conoscesse della causa, ritenere il mago scoperto prigione sotto quell’elmo stesso, ordinando incontanente ai servitori di ciò eseguire, con espresso comando che nessuno ardisse portargli cibo di cui, soggiungeva egli, avreb-