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pra, e strappandogli il ferro di mano... “Arresta, arresta il tuo empio braccio,” esclamò Matilda, “egli è mio padre!” A tai detti si riscosse Manfredi come da un sogno, si battè colle pugna il petto, si avviluppò le mani nei capelli, e fece forza per ricuperare il pugnale onde ferir se medesimo. Teodoro frattanto non meno fuor di se, e raffrenando l’eccesso della sua doglia solo quanto bastar poteva a prestare assistenza a Matilda, avea là chiamati colle sue strida alcuni religiosi in aiuto; e mentre parte di essi adoperavansi insiem coll’afflittissimo Teodoro ad arrestare il sangue che in larga copia usciva dalla piaga della moribonda Matilda, attendeva il rimanente ad impedir a Manfredi di darsi la morte.


Matilda, rassegnandosi con pazienza al suo crudel destino, mostravasi con isguardi di riconoscente amore grata allo zelo di Teodoro, e per quanto la debolezza sua le permetteva di parlare, pregò quei che le as-