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disse, “pronunziar queste sediziose parole; ben tu me ne pagherai il fio.” Gli spettatori capivano tanto poco la causa dell’ira del prencipe, quanto il fatto dell’elmo, e non sapean cosa pensarne; ma più d’ogni altro rimase stordito il villanello, non intendendo di che mai il prencipe si offendesse; e riflettendo fra se nulla aver fatto di male, si sviluppò dalle mani di Manfredi, benchè ciò facesse in umil atto e gentile; indi con riverenti modi i quali dimostravano timore d’aver mancato, e non ispavento, chiesegli rispettosamente in qual cosa avesse fallato. Manfredi però, in vece di rimettersi in calma al veder la di lui sommissione, divenne anzi furibondo per la fermezza colla quale, sebben decentemente, da lui erasi il giovine liberato, ordinò a’ suoi d’arrestarlo; e se gli amici invitati alle nozze non lo avessero in tal punto trattenuto, avrebbe certamente ferito di pugnale il contadino nelle lor braccia.