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CAPITOLO QUINTO.



Le riflessioni fatte da Manfredi sul contegno del P. Girolamo contribuivano a persuadergli, aver esso parte ne’ segreti amori tra Isabella e Teodoro; ma confermarono in lui quasi pienamente tal sospetto le ardite ultime invettive del religioso, così dissimili dall’usata sua modestia di atti e di parole. Temeva altresì il prencipe che il sant’uomo fosse segretamente protetto e sostenuto dal marchese Federigo, il cui arrivo accaduto appunto quasi nel momento della riconoscenza del figlio, sembrava, essere una prova irrefragabile di un accordo premeditato. Recavagli anche non picciol disturbo la meravigliosa rassomiglianza tralle fattezze di Teodoro e la dipinta effigie di Alfonso; e quantunque sapesse che egli era morto indubitatamente senza successione, e che Fe-