Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/213


200

egli avealo approvato, andando subito ad offrire la mano di Matilda a Federigo. Non potè il P. Girolamo nascondere la sua ripugnanza riguardo a tal proposta, ma dissimulò e colori il suo turbamento coll’addurre per difficoltà il non sembrargli probabile che il marchese Federigo, siccome il congiunto più prossimo di Alfonso, volesse imparentarsi coll’usurpatore de’ suoi diritti, ed appunto in quel momento medesimo in cui era venuto per farsi render ragione di ogni affronto. Vie più grande però fu la di lui perplessità nel doverla consigliare, allorchè la medesima, dichiarandosegli pronta ad assentire al divorzio, domandogli, se valido fosse e lecito il di lei consentimento; onde il P. Girolamo, non volendo mostrarsi direttamente contrario all’union di Manfredi con Isabella, si volse a dimostrarle quanto peccaminoso sarebbe stato un tal suo consenso, l’atterrì colla minaccia d’incorrere nello sdegno del cielo se vi aderisse, e con severe parole imposele di ricusar costante-