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quale era stata sempre trattata come figlia da Ippolita, e la riamava con grata egual tenerezza, era anch’ella assidua in prestarle soccorso, procurando nel tempo stesso di confortar Matilda cui legavala sviscerato affetto, per alleviar l’affanno qual vedea bene voler essa celare. D’altronde, sebbene non risentisse in cuore per la morte di Corrado altro moto in fuor della compassione, tuttavia non poteva a men di riflettere al proprio stato; ma non era, a dir vero, scontenta d’essere sciolta da un nodo maritale, da cui niuna felicità erasi ripromessa, sia per parte dello sposo, sia a cagione della severità di Manfredi il quale, benchè avesse lei sempre affettuosamente trattata, pure aveala non poco atterrita col suo ingiusto dimostrato rigore verso prencipesse cotanto amabili, quanto lo erano Ippolita e Matilda.
Mentre le dame accompagnavano la sventurata madre, Manfredi rimase nel cor-