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“A me?” replicò Isabella, “chiamate forse un favore l’aver ferito, e quasi ucciso mio padre? sebbene io non avessi mai conosciuto il mio genitore prima di ieri, spero tuttavia, o Matilda, che non supporrete in me tanto poca filial tenerezza da non essere sdegnata contro quel giovane per l’attentato da lui commesso, e che sarete persuasa, non poter io mai provar la minima affezione per uno il quale ha osato di alzare il temerario braccio contro l’autore della mia vita! No, Matilda, io l’aborro, e se voi nutrite tuttora per me quell’amicizia che tante volte mi giuraste, detesterete, son certa, un uomo il quale è stato in procinto di rendermi per sempre infelice.” A tai detti Matilda abbassò la fronte, e replicò: “io voglio sperare, carissima mia Isabella, che voi non dubitiate della mia sincera amicizia; credetemi adunque, io non ho mai veduto quel giovane prima di ieri, e mi era totalmente sconosciuto; siccome però il chirurgo ha dichiarato, esser vostro padre fuor di pericolo,