bile,” diss’ella, “che voi foste quell’incognito generoso da me iersera incontrato ne’ sotterranei del castello? ah! voi non siete certamente un uomo, ma bensì il mio angel custode: lasciatemi prostrare innanzi a voi per rendervi grazie”... “No, gentil principessa,” rispose Teodoro, “non fate atto vile, non vi umiliate davanti un giovine povero e senz’amici, come son io. Se però il cielo mi ha scelto per vostro liberatore, condurrà la santa opra a buon fine, dando al mio braccio valor bastante per difendere la vostra causa... ma qui siamo troppo vicini all’uscita della caverna; ritiriamoci più addentro... non posso viver tranquillo, se non vi vedo in salvo.” “Che dite mai!” soggiunse la principessa; “sebbene questa nobile azione, e tali parole manifestino la purità dell’anima vostra, vi par egli tuttavia conveniente ch’io debba venir con voi sola in questi sospettosi nascondiglj? Che si penserebbe di me, se fossimo trovati insieme ed in simil luogo?” “Io fo grande stima,” dissele