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fuga vergognosa.” “Inconsiderato!” gli disse mezzo adirata Matilda, “ed alzereste il temerario braccio sopra il principe d’Otranto!” “No, non ardirei d’offendere vostro padre,” riprese Teodoro; “credetelo, principessa... deh, perdonatemi! non pensavo a ciò... e poi, come poss’io, affissandomi nel vostro angelico volto, ricordarmi che siete figlia del tiranno Manfredi?... ma egli vi è padre, ed io fin da questo momento dimentico le iniquità da lui sofferte.” “Mentre stavano in tali ragionamenti, ascoltarono un lamentoso forte gemito il quale sembrava venir di sopra, per il che si scossero ambedue impauriti. “Giusto cielo! siamo scoperti!” disse tremando la principessa. Stettero alcun poco attenti ad udire, ma null’altro ascoltando, argomentarono, esser stato un vento racchiuso, e romoreggiando svanito; e senza più trattenersi, Matilda precedette pian piano Teodoro, onde non fare strepito, e condottolo nell’armeria, l’aiutò a rivestirsi d’un’armatura; ed