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fredi!... chi è suo sangue, può egli mai risentir pietà!... voi non mi rispondete, amabilissima dama!... come siete quì voi stessa venuta? come non avete pensato alla sicurezza vostra nel muovervi a compassione per un infelice qual’è Teodoro!... venite... fuggiamo insieme, giacchè se non isbaglio, dovete averne de’ forti motivi; questa vita che voi salvate sarà impiegata in vostra difesa.” “Oimè!” risposegli, sospirando, Matilda, “voi siete in errore, io son figliuola di Manfredi, ma nulla ho da temere.” “Oh sorpresa!” replicò Teodoro, voi pietosamente mi ricompensate per il servigio da me fattovi, o che almeno ebbi in animo di farvi iersera!” “Vi ripeto che siete in errore,” riprese la principessa; “ma questo non è il momento di meglio spiegarmi... fuggite! deh, fuggite, giovine virtuoso, finchè sta in mio potere il salvarvi! se mio padre ritornasse, voi ed io avremmo giusta ragion di tremare.” Teodoro le replicò: “e come potete voi figurarvi, adorabile principessa,