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note, come giovami credere, le leggi della cavalleria, non vorrai usare il vantaggio degl’incantesimi per giungere al fine per cui tu venisti. Partansi tali augurj dal cielo o dall’inferno, Manfredi affida se stesso alla giustizia della propria causa, ed al patrocinio di S. Niccola, il quale ha sempre protetta questa famiglia a lui devotissima. Smonta, o cavaliere, e vieni a prender riposo; domani avrai campo di mostrar la tua bravura: possa il cielo assister la parte che ha più ragione!”


Nulla rispose il cavaliere, ma scendendo da cavallo, fu da Manfredi condotto nel salone del palazzo insieme con i due suoi compagni. Fermossi quello, traversando il cortile, ad ammirare il prodigioso elmo, e genuflesso, sembrò fervorosamente orare per qualche minuto; indi, levatosi, fe’ cenno al prencipe di precederlo. Entrati nel salone, Manfredi invitogli a disarmarsi, ma il cavaliere scosse in segno di rifiuto la testa ed il