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gli incredibile la morte della principessa, nulladimeno inorridiva in pensarvi, poichè venendo così Isabella a manifestar sempre più la sua avversione in accettar per isposo Manfredi, parevagli esposta ad inevitabil pericolo la vita del proprio figliuolo. Finalmente, dopo tutte queste riflessioni, determinossi di ritornarsene al palazzo accompagnato da varj religiosi, i quali potessero esser presso Manfredi testimoni della sua innocenza, ed unire, se ciò fosse stato necessario, le lor preghiere alle sue per interceder da esso la liberazione di Teodoro.


Frattanto il prencipe era andato nel cortile a dar l’ordine di calar il ponte e spalancar le porte del castello per ricever l’estraneo cavaliere con tutto il suo treno. Comparve in breve la cavalcata, e passò nell’ordin seguente: furono i primi due furieri colle mazze in mano; indi un araldo seguito da due paggi e due trombettieri; cento pedoni, ed altrettanti cavalleggieri; cin-