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morte d’Alfonso il Buono accaduta senza successione; tuttavolta Manfredi, il di lui padre, e l’avo erano potentissimi, e la casa di Vicenza troppo inferiore per levarnegli di possesso. Federigo, giovine bellicoso, e dedito agli amori, invaghissi d’una gentildonna straordinariamente bella e di leggiadria ripiena, e la tolse in consorte; ma quella nel dar la vita ad Isabella morì sopra parto, ond’egli ne rimase per tal modo afflitto, che presa la croce andossene nella terra santa, dove in una battaglia contro gl’infedeli, fu ferito e fatto prigioniero, vociferandosi in appresso, aver egli terminati i suoi giorni in cattività. Allorchè giunse tal novella a Manfredi, egli guadagnò con denaro i tutori d’Isabella, ed essi gliela dettero nelle mani come promessa sposa del suo figlio Corrado, proponendosi per tale alleanza di riunire ambedue le famiglie, ed ultimarne in simil guisa le pretensioni. Questo motivo avealo, dopo la morte di Corrado, fatto risolvere ad isposarla egli stesso; ed in
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