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quale erasi per cagion sua risvegliata negli animi degli astanti e del pio religioso, soffogò in petto i nascenti moti, e spogliatosi, scoperse il collo, inginocchiandosi per fare orazione e confessarsi: dimorando in tal positura la camicia gli cadde sotto le spalle, lasciando in quelle vedere una marca sanguigna in forma di dardo. “Grande Iddio!” esclamò a tal vista il P. Girolamo, “che vedo! egli è il mio figlio! questo è il mio Teodoro!”


Impossibil sarebbe il narrare i varj affetti nati in quel punto nel cuore delle diverse persone colà presenti. Avrebbero esse pianto per tenera gioia, ma lo stupore l’impedì loro, e studiavansi di ricercare negli occhj del prencìpe i moti che pareva, a’ medesimi, dover egli necessariamente risentire. Il giovine espresse cogli atti meraviglia, titubazione, tenerezza, e rispetto, ricevendo con umiltà gl’innumerevoli abbracciamenti, e le profuse lagrime del buon vecchio; e