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sare: aveva sessantatre anni, ma custodiva con gelosa vigilanza il suo trono, spadroneggiando con potenza assoluta e inesorabile crudeltà.
Vi fu un’agitazione generale nell’assemblea; i più vecchi si inchinavano riverenti, i più nobili si alzavano, o s’inginocchiavano colle braccia sul petto.
Dopo aver osservato intorno a sé, Erode s’avanzò sino al tripode dirimpetto al venerabile Hillele che incontrò il suo freddo sguardo abbassando la testa ed alzando le mani.
— «La risposta» — disse il Re, con aria altera, rivolgendosi a Hillele, e, piantandoglisi davanti col suo bastone, ripetè: — «La risposta!» —
Gli occhi del patriarca, splendevano dolcemente: egli rispose alzando la testa e fissando l’inquisitore, mentre i suoi colleghi gli prestavano una speciale attenzione:
— «La pace del Signore, d’Abramo, d’Isacco e di Giacobbe sia teco, o Re!» —
Dal tono della voce sembrava che invocasse qualcheduno, poi, avendo cambiato tono, continuò:
— «Tu ci hai chiesto dove si suppone sia per nascere Cristo.» —
Il Re fece un segno d’approvazione, sebbene i suoi occhi malvagi restassero fìssi sul saggio: — «Questa è la domanda» — disse.
— «Allora, o Re, io parlo per me e pei miei fratelli qui presenti, e dico: — «in Betlemme, nella Giudea.» —
Hillele diede un’occhiata alla pergamena sul tripode, e facendo cenno col suo dito tremulo, continuò. — «In Betlemme nella Giudea, com’è scritto dal profeta: «E tu, Betlemme nella terra di Giudea, non sei affatto l’ultima fra le terre di Giuda perchè da te uscirà un governatore che saprà dominar il mio popolo Israele.» —
Il viso d’Erode si rannuvolò, e mentre pensava i suoi occhi si posarono sulla pergamena. I presenti non respiravano nemmeno, ed erano silenziosi come lui. Finalmente egli si volse e lasciò la camera.
— «Fratelli» — Hillele disse — «abbiamo terminato.» —
La compagnia si alzò e partì in gruppi.
— «Simeone» — chiamò Hillele.
Un uomo, sulla cinquantina, ma ancora nel fior della vitalità, gli rispose e si diresse verso di lui che soggiunse:
— «Prendi la sacra pergamena, figlio mio, ed arrotolala accuratamente:» —
L’ordine fu eseguito.