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eran imagine di ciò che essa doveva esser stata in gioventù.
Mentre si avvicinavano alla porta il guardiano li giudicò a prima vista per gente di condizione mediocre.
— «Questa è colei della quale vi parlai — disse il Nazareno — e questi sono i nostri amici.» —
Il velo di Maria si rialzò.
— «Occhi celesti e capelli d’oro» — mormorò il guardiano tra sè non osservando che lei. «Così era il giovine Re allorchè andò a cantare davanti a Saulle.» —
Poi prese le redini di cuoio dalle mani di Giuseppe e disse a Maria:
— «Pace a voi, o figli di Davide, — poi rivolgendosi agli altri: — Pace a voi tutti! — poi a Giuseppe: — Rabbi, seguitemi.» —
La carovana fu condotta in un andito lastricato di pietra dal quale entrarono nella corte del Khan. Per un forestiero la scena sarebbe stata curiosa ma gli ospiti non osservavano che i porticati che si offrivano ai loro sguardi da tutti i lati affollati come la corte. Da un vicolo riservato a deposito di mercanzie, e poi da un passaggio simile a quello dell’ingresso, essi entrarono nel recinto vicino alla casa e passarono vicino ai cammelli, agli asini ed ai cavalli legati a gruppi e assonnati; in mezzo ad essi v’erano guardiani e uomini di paesi diversi; ed essi pure dormivano o sorvegliavano silenziosamente. Gli ospiti andavano adagio adagio giù pel declivio del cortile affollato, perchè gli asini, pigri, avevano dei ghiribizzi affatto originali. Finalmente voltarono per una via che conduceva al grigio promontorio calcareo dominante il Khan all’ovest.
— «Andiartio nella grotta» — disse Giuseppe laconicamente.
La guida indugiò finchè Maria gli giunse al fianco.
— «La grotta alla quale noi andiamo — egli le disse — deve essere stata un tempo appartenente al vostro antenato. Dal campo sotto di noi e dal pozzo giù nella valle egli soleva condurvi il suo greggie per sicurezza, e poi, quando fu Re, ritornò qui, nella vecchia casa, per riposo e per salute portandosi dietro molti animali. Le mangiatoie sono ancor tali e quali erano allora. E’ meglio un letto per terra dove dormì lui che uno nel cortile o fuori sulla via. Ah! ecco la casa dinanzi alla grotta!» —
Questo discorso non deve esser giudicato come giustifi-