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avesse seguito. Camminava in uno stato di completa incoscienza, senza vedere, senza udire, senza un pensiero per ciò che avveniva intorno a lui, senza la minima traccia di un proposito nella sua mente.

Un fanciullo non avrebbe potuto fare di meno per impedire il terribile delitto a cui egli doveva assistere. Le intenzioni di Dio ci sono sempre oscure e spesso incomprensibili, e tali sono i mezzi con cui sono messi in attuazione.

Ben Hur si arrestò; coloro che lo seguivano fecero lo stesso. Come si alza il sipario davanti agli spettatori, così la malìa di quel dormiveglia lo abbandonò, ed egli riebbe la chiara percezione delle cose.

Sulla sommità della collina, arrotondata come un teschio, era uno spazio aperto, arido, polveroso, senza traccia di vegetazione. Limitava questa radura una fitta siepe umana, urtata di dietro da una folla tumultuante e curiosa. Una schiera di soldati Romani, disposti in quadrato, teneva a distanza questo muro esterno. Un centurione vegliava sui soldati.

Contro a questo muro rigido Ben Hur era stato sospinto, ed ora sostava, col viso rivolto ad occidente. Quella collina era il Golgota degli antichi Caldei, Calvario in latino e in italiano.

Il suo pendio, con tutti gli avallamenti e tutte le sporgenze del suolo presentavano uno strano spettacolo. Dovunque Ben Hur girava gli occhi, non un palmo di terra, non una roccia, non un filo d’erba, ma solo un mare sterminato di visi umani. Erano i volti di tre milioni d’uomini, e tre milioni di cuori battevano nei loro petti. Ogni occhio era rivolto con appassionato interessamento verso la scena che si svolgeva sulla collina. Indifferenti, quanto ai ladri, tutti erano intenti alla figura del Nazareno, oggetto di odio, di paura e di curiosità, — Egli che tutti li abbracciava col suo affetto e che stava per morire per essi. —

Lo spettacolo di una grande assemblea di persone ha lo stesso fascino straordinario che esercita su di noi il mare agitato; ma Ben Hur degnò la folla di un solo sguardo passeggiero, tutta la sua attenzione essendo attratta a ciò che avveniva nello spazio vuoto prima descritto.

Sulla collina, più alto del muro vivente che lo circondava, attorniato da un gruppo di dignitari, stava il primo sacerdote, distinto dagli altri per la sua mitra, le sue ricche vestimenta e il portamento orgoglioso. Più alto ancora,