Pagina:Wallace - Ben Hur, 1900.djvu/474

468

canzoni del Nilo, e gli studiati lenocinii dell’abbigliamento. L’idea, antica come i più antichi popoli, che la bellezza è il guiderdone degli eroi, non vesti mai forme così regali come quelle che si erano a lui rivelate.

Tale era stata l’Egiziana per Ben Hur dopo la notte della gita in battello sul lago presso l’Orto delle Palme. Ed ora?

Abbiamo già in altra parte di questo volume accennato alla duplice natura umana in rapporto ad un argomento sacro; qui è il caso di parlarne ancora, ma in senso ben diverso. Vi sono poche persone la cui indole non presenti due faccie, una natura genuina, spontanea, l’altra artificiale e finta, il risultato dell’educazione e delle circostanze, un intonaco di orpello che spesso finisce col diventare parte integrale dell’individuo, non meno della prima.

Lasciando ai pensatori la cura d’approfondire questo tema, diremo che in questo momento la vera natura dell’Egiziana si manifestò nel modo più schietto e più completo.

Le sarebbe stato impossibile di ricevere una persona estranea con più marcata ripugnanza. Eccezione fatta d’una leggiera inclinazione della sua testolina, di una insolita tensione delle nari e d’una maggiore incurvatura del sensuale labbro superiore, essa presentava l’impassibilità di una statua. Dopo una breve pausa incominciò freddamente: — «La tua venuta è opportuna, figlio di Hur. Desidero ringraziarti della tua ospitalità, poichè dopo la giornata di domani non avrò forse più occasione di approfittarne.

Ben Hur si chinò leggermente, senza rimuovere lo sguardo da lei.

Essa continuò;

— «Mi sovviene d’un costume in voga presso i giuocatori di dadi; quando il giuoco è finito, essi consultano le loro tavolette e tirano le somme; poi libano in onore degli Dei, e pongono una corona sul capo del fortunato vincitore. Anche noi abbiamo giuocata la nostra partita che ha durato diversi giorni e diverse notti: ora ch’essa è finita dobbiamo vedere a chi spetta la corona?» —

Sempre cogli occhi fissi su di lei, Ben Hur rispose in tono d’indifferenza — «Un uomo non può combattere contro una donna risoluta a fare la propria volontà.» —

— «Dimmi,» — proseguì essa inclinando maggiormente il capo e sogghignando, — «dimmi o principe di Gerulemme, ov’è quel figlio d’un falegname di Nazareth e non