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Tempio, ove si sgozzavano gli agnelli. Il cavaliere entrò dalla porta settentrionale e penetrò in Gerusalemme, festosamente illuminata in onore del Signore.


CAPITOLO VI.


Ben Hur scese alla porta del Khan, o albergo, dal quale, più di trent’anni prima, erano partiti i tre saggi per recarsi a Betlemme.

Lasciò il cavallo in consegna ai suoi servi arabi, ed in breve arrivò alla casa paterna, ove si diresse al gran salotto. Chiamò Malluch, ma questi era assente; mandò allora un saluto ai suoi amici, il negoziante e l’Egiziano, ma anche questi si erano fatti trasportar fuori per assistere alla celebrazione; l’Egiziano, gli fu detto, era in uno stato di grande debolezza e sembrava molto accasciato.

Il messo ch’egli aveva incaricato di chiedere notizie di Balthasar, s’era rivolto alla figlia, la quale veniva così informata dell’arrivo del padrone, ciò che probabilmente Ben Hur aveva voluto. Essa non tardò a comparire, leggiera come una silfide nei bianchi veli che le svolazzavano attorno avvolgendo nelle loro pieghe la sua bella persona di Dea. Se dobbiamo dire la verità, durante l’agitazione suscitata dai recenti avvenimenti. Ben Hur non aveva pensato che di sfuggita all’Egiziana, ma ora, al suo apparire, in tutto lo splendore della sua bellezza, irresistibilmente affascinato, fece per precipitarsi verso di lei colle braccia amorosamente tese; senonchè, fatto appena un passo, s’arrestò come se uno spettro gli si fosse rizzato sul cammino e guardò attonito la ragazza.

Fino a quel giorno, costei aveva messo in opera tutte le arti della più raffinata civetteria per ammaliarlo: — ogni suo sguardo era stato una confessione d’amore, confermato da ogni suo atto. Le sue parole blandivano dolcemente le orecchie del giovane, e gli risuonavano continuamente nel cuore durante le lunghe ore d’assenza. Per lui la seducente creatura pudicamente abbassava gli occhi come per celarne le fiamme, per lui erano i versi d’amore ch’essa aveva imparato dai menestrelli d’Alessandria e che sapeva recitare con irresistibile grazia; per lui le esclamazioni affettuose, i sorrisi, le suggestive strette di mano, i baci, le