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sguardi. Fu allora che la madre stimò bene di svegliare Tirzah.
— «Che vuol dire tutto ciò? — chiese quella.
— «Egli viene» — rispose la madre. — «Costoro che noi vediamo escono dalla città e gli vanno incontro; quegli altri di cui udiamo il rumore sono gli amici che l’accompagnano, per cui è probabile che l’incontro abbia luogo proprio qui in faccia a noi.» —
— «Se è così, temo assai ch’egli ci possa udire.» —
Lo stesso timore aveva assalito la vedova.
— «Amrah,» — domandò, — «allorchè Giuda parlò della guarigione dei dieci, con quali parole disse egli che i lebbrosi chiamarano il Nazareno?» —
Essi dissero — «Signore abbi pietà di noi,» — oppure — «Maestro abbi pietà.» —
— «Null’altro?» —
— «Giuda non riferì altre parole.» —
— «Infatti non ne occorrono altre» — mormorò fra di sè la vedova. Lentamente intanto, s’avanzava la moltitudine che proveniva da oriente; quando finalmente arrivò a una distanza relativamente vicina, gli occhi dei lebbrosi si fissarono sopra un’individuo a cavallo di un asino attorno al quale la turba ballava e cantava come delirante. Egli aveva il capo scoperto ed era vestito di bianco; olivastro era il colore del viso incorniciato dai lunghi capelli castani. Non guardava nè a destra nè a sinistra, e pareva incurante del tumulto che lo circondava, mentre l’espressione di profonda malinconia nello sguardo attestava la sua indifferenza alla popolare dimostrazione di cui era fatto segno. Dietro a lui veniva la folla in interminabile processione, con immenso clamore di grida e di canti. Invero non occorreva che alcuno dicesse alle lebbrose:
— «Ecco il Nazareno!» —
— «E’ qui, Tirzah,» — disse la madre — «Vieni figliuola,» — e così dicendo si pose innanzi al bianco macigno e cadde ginocchioni, mentre la figlia e la servente si collocarono ai fianchi.
Al comparire della turba col Nazareno, quelli della città sostarono e si posero ad agitare le verdi palme intuonando ad una sol voce un canto, le cui parole erano: — «Benedetto sia il Re d’Israele, il quale viene nel nome del Signore!» — A quel canto risposero le migliaja di voci dell’altra folla con un grido che scosse l’aria come un improvviso e violento muggito di vento. In quello strepito la