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vere donne troviamo diletto. Lasciamolo. Là presso al muricciolo potremo conversare.» —

Si avvicinarono al parapetto e si fermarono proprio al punto ove, anni prima, Ben Hur aveva smosso quel coccio di tegola, che era caduto sulla testa di Grato.

— «Non sei mai stata a Roma?» — chiese Iras trastullandosi negligentemente con uno dei braccialetti che si era tolto dal braccio.

— «No» — rispose timidamente Ester.

— «Non hai mai desiderato di andarvi?» —

— «Neppure.» —

— «Ah, come è stata banale la tua vita!» —

Il sospiro che accompagnò quelle parole non avrebbe potuto essere più eloquente, se l’Egiziana avesse voluto con esso commiserare il proprio destino. Un istante appresso proruppe in uno scroscio di risa ed esclamò: — «Oh mia povera ingenua, gli uccelletti che ancor non hanno lasciato il nido sanno poco meno di te.» — Ma vedendo l’imbarazzo d’Ester, di nuovo cambiò tattica e.proseguì in tono di confidenza: — «Via, non offenderti, io scherzava. Lascia che baci la ferita e che ti dica ciò che a nessun’altra persona direi» — e con un nuovo scroscio di risa che abilmente mascherò il lampo che le guizzò negli occhi, disse: — «Viene il Re!» —

Ester la guardò sorpresa.

— «Il Nazareno» — continuò Iras — «Colui di cui tanto parlarono i nostri genitori e pel quale ha tanto lavorato Ben Hur» — qui la sua voce s’abbassò. — «Il Nazareno arriverà domani, e Ben Hur sarà qui questa sera.» —

Ester fece uno sforzo per dissimulare la propria agitazione, ma non vi riuscì, abbassò gli occhi, si fece rossa in viso, e non vide il sorriso trionfante sul volto dell’Egiziana.

— «Guarda. Eccone la prova» — e si tolse dalla cintura un rotolo.

— «Rallegrati meco, amica mia! Egli sarà qui questa sera! Sul Tevere egli possiede un palazzo principesco che m’ha promesso in dono; esserne la padrona vuol dire essere....» —

Qui il rumore di passi accelerati nella sottostante via la interruppe, e sporgendo il capo dal parapetto, tosto ne lo ritrasse esclamando con gioia: — «Benedetto sia Iside; è lui, è Ben Hur; strano ch’egli arrivi mentre stavamo parlando di lui. Se questo non è di buon augurio vuol dire che non vi sono più Dei. Abbracciami, Ester.» —