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Malluch nella tribuna sopra la Porta del Trionfo potè a stento frenare le sue lacrime. Egli aveva fatto tesoro della allusione di Ben Hur, secondo la quale «qualche cosa» doveva avvenire allo svolto delle colonne occidentali. Era il quinto giro, il qualche cosa non era ancora avvenuto; ed egli s’era detto fra sè: — «Aspettiamo il sesto.» — Il sesto era venuto e Ben Hur galoppava in coda al cocchio nemico.

Nella tribuna orientale, la compagnia di Simonide taceva. La testa del negoziante era chinata sul petto. Ilderim si tirava la barba, e corrugava le ciglia quasi a coprirne gli occhi. Ester respirava appena. Solo Iras sembrava contenta.

Per la penultima volta i cocchi facevano il giro dell’arena. — Messala alla testa, dietro di lui Ben Hur. Era la vecchia corsa di Omero:

                          Innanzi a tutti
Le puledre volavano veloci
Del Fereziade Eumelo; e dopo queste,
Ma di poco intervallo, i corridori
Di Troe, guidati dal Titide, e tanto
Imminenti che ognor parean sul carro
Montar d’Eumelo. a cui coi flati ardenti
Già scaldano le spalle, e già le toccano
Colle fervide teste.

Così arrivarono alla prima mèta e la girarono. Messala, temendo di perdere il vantaggio conseguito, andò rasente al muro, sino quasi a toccarlo; un palmo più a sinistra e cocchio ed arriga sarebbero stati travolti; pure, quando la voltata fu fatta, nessuno, osservando le carreggiate dei due cocchi, avrebbe potuto dire: — «qui passò Messala, qui l’Ebreo.» — Uno solo era il solco lasciato dai due.

Ester vide di nuovo il volto di Ben Hur, e le parve più pallido di prima.

Simonide, più acuto osservatore di Ester, sussurrò nell’orecchio di Ilderim:

— «Sceicco, io non sono buon giudice, ma credo che Ben Hur covi un progetto nella sua mente. Il suo viso me lo dice.» —

Al che Ilderim rispose: — «Hai veduto come i cavalli erano freschi e lucidi? Per lo splendore di Dio, amico, non sembra che abbiano corso! Ma ora, attento!» —

Una sola sfera e un solo delfino rimanevano; e tutto il popolo respirò, sapendo che il principio della fine era giunto.

Il Sidonio lasciò cadere le correggie del suo flagello sulla