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In quella un grido sfuggì dalla bocca di Ilderim.

— «Ah, per lo splendore di Dio, che cosa significa ciò?» —

Si avvicinò a Ben Hur indicando il programma.

— «Leggi» — disse Ben Hur.

— «No, leggi tu.» —

Ben Hur prese il foglio, firmato dal prefetto della provincia, quale datore dei giuochi — Avvertiva il pubblico che in primo luogo vi sarebbe stata una grandiosa processione, e che dopo i consueti sacrifici al dio Conso avrebbero avuto principio i giuochi; corse a piedi, salti, lotta, ciascuno nell’ordine in cui dovevano seguirsi — L’elenco conteneva i nomi dei competitori, le loro nazionalità, le scuole donde uscivano, le gare cui avevano preso parte, i premi già vinti, e i premi offerti ora. Questi erano vistosi e scritti in grandi lettere illuminate, testimoniando il tempo trascorso e i costumi mutati da quando la semplice corona di alloro o di pino, bastava al vincitore, assetato più di gloria che di ricchezze.

Su questa parte del programma Ben Hur sorvolò rapidamente finchè arrivò all’annuncio della corsa. Lesse con attenzione. Il colto pubblico era informato che Antiochia avrebbe allestito uno spettacolo non mai uguagliato nella storia. Le feste erano date in onore del Console. Centomila sesterzii e una corona d’alloro formavano il premio. Poi seguivano i particolari. I competitori erano sei, tutte quadrighe, e dovevan partire contemporaneamente.

Eccone la descrizione:

I. Una quadriglia di Lisippo di Corinto — due grigi, un bajo, un morello. Iscritti l’anno precedente in Alessandria e Corinto, entrambe le volte vincitori. Auriga, Lisippo. Colore, giallo.

II. Una quadriglia di Messala di Roma — due bianchi, due morelli; vincitori del Premio Circense nel Circo Massimo. Auriga, Messala. Colore, scarlatto ed oro.

III. Una quadriglia di Cleante Ateniese — tre grigi, un bajo; vincitori nei giuochi Istmici l’anno precedente. Cleante, auriga. Colore, verde.

IV. Una quadriglia di Diceo Bizantino, due morelli, un grigio, un bianco; vincitori l’anno scorso a Bisanzio. Auriga, Diceo. Colore nero.

V. Una quadriglia di Admeto da Sidone — tutti grigi. Tre volte vincitori nello stadio di Cesarea. Admeto, auriga. Colore, azzurro.

VI. Una quadriglia di Ilderim, sceicco del deserto — Tutti baj; prima corsa. Ben Hur, Ebreo, auriga. Colore, bianco.

Ben Hur, Ebreo, auriga!

Perchè quel nome invece di Arrio? Ben Hur alzò gli occhi a quelli di Ilderim. Era stata questa la causa dell’esclamazione dell’Arabo. La medesima idea balenò al cervello di entrambi.

Quella era la mano di Messala!