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— «Dio solo è grande» — esclamò reverentemente e cogli occhi pieni di lagrime.
Lo straniero s’accostò e si fermò. Sembrava si ridestasse da un lungo sonno. Osservò il cammello inginocchiato, la capanna, e l’uomo che se ne stava fermo davanti alla porta, in atto di supplica; incrociò le mani, abbassò il capo e si mise a pregare silenziosamente. Poco dopo scese dal collo del cammello, e, posto il piede sulla sabbia, si avanzò verso l’Egiziano nel medesimo momento che questi muoveva ad incontrarlo. Si guardarono fissi, per un momento, poi si abbracciarono, e ognuno mise il braccio destro sulla spalla dell’altro ed il sinistro sui fianchi, posando il mento sul petto, reciprocamente, prima a sinistra, poi a destra.
— «Pace sia con te, o servo del vero Dio!» — esclamò lo straniero.
— «Sii il ben giunto, o fratello della vera fede! Anche a te pace» — rispose l’Egiziano con fervore.
Il nuovo venuto era un uomo alto e magro, dal viso grande, dagli occhi infossati, dai capelli e dalla barba bianca, dalla carnagione di un colore tra la cannella ed il bronzo. Anch’egli era privo d’armi.
Il suo costume era Indiano; gli copriva il capo uno scialle che scendeva sulla nuca a pieghe profonde, a guisa di turbante; il suo vestito era come quello dell’Egiziano, eccettuata l’aba, ch’era più corta, e lasciava intravvedere dei larghi calzoni ben aderenti, però, al collo del piede. In luogo dei sandali portava delle mezze scarpe di pelle rossa, terminate a punta. Meno le scarpe, dalla testa ai piedi, era vestito di tela bianca. Aveva un bel portamento, un’aria dignitosa, severa. Visvamitra, uno dei più grandi eroi ascetici dell’Iliade orientale, avrebbe potuto aver in lui un perfetto rappresentante. Era un uomo degno, in sapienza, di esser figlio di Brahma e ne incarnava la devozione.
Nei suoi occhi era rispecchiata una grande vitalità, ma quando rialzò il viso dal petto dell’Egiziano, essi erano pieni di lagrime.
— «Dio solo è grande!» — esclamò sciogliendosi dall’abbraccio.
— «E benedetti siano quelli che lo servono!» — rispose l’Egiziano meravigliato della parafrase della sua esclamazione di poc’anzi. — «Ma attendiamo — aggiunse — attendiamo: l’altro viene laggiù.» —
Si volsero verso il nord ov’era già in vista un terzo cam-