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niera e, con un grido d’allarme, il pubblico si sbandò per lasciar libero il passo.

— «Quel Romano pare che voglia travolgerci, badate a voi!» — gridò Malluch a Ben Hur, spiccando un salto per porsi in salvo.

Quest’ultimo si volse, e vide Messala che, a gran carriera, dirigeva il suo cocchio sulla folla. Questa, sbandandosi, lasciò scoperto il cammello, il quale, o inconscio o incurante del pericolo, non si mosse. L’Etiope era paralizzato dal terrore. Il vecchio fece un vano tentativo per uscire dal suo houdah, ma nè egli nè la donna erano più in tempo a salvarsi. Ben Hur, balzò davanti a loro e tuonò rivolto a Messala:

— «Fermati! indietro, indietro.» —

Un sorriso illuminò il volto del patrizio.

Non vedendo altra via di scampo Ben Hur, si precipitò innanzi ed arrestò di botto il cocchio afferrando due dei cavalli pel morso: «Cane d’un Romano, tieni in così poco conto la vita?» gridò, mentre con sforzi erculei obbligava i cavalli a retrocedere. — La subita scossa fece traballare il carro. Messala fu appena in tempo ad evitare di cadere, ma il compiacente suo Mirtilo andò a ruzzolare lungo la via, fra le risa di scherno degli spettatori.

L’impareggiabile disinvoltura del Romano non venne meno in quest’occasione. Sciogliendosi dalle redini in cui era avviluppato, le gettò da banda; fece il giro del cammello, guardò Ben Hur, e parlò rivolgendosi al vecchio ed alla donna.

— «Chiedo venia ad entrambi: io son Messala, e per la nostra madre terra vi giuro che non vi aveva veduti. In quanto a questa buona gente, ho forse fatto troppo a fidanza sulla mia destrezza: voleva ridere a loro spese e sono essi invece che ridono di me; — buon pro’ lor faccia.» —

Il sorriso bonario, lo sguardo ed il gesto indifferente col quale s’era rivolto al pubblico s’accordavano bene con quelle parole. Tutti tacquero in attesa di quanto egli direbbe ancora. Fatto allontanare il cocchio di pochi passi dal buon Mirtilo, egli proseguì guardando arditamente la fanciulla:

— «Ti prego d’intercedere per me presso questo brav’uomo il cui perdono chiederò con maggior insistenza più tardi se ora non l’ottengo. — E’ tuo padre nevvero?» —

Essa non rispose.