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E sollevando una ciocca di capelli le additò un buco nell’orecchio sinistro.

— «Vedi la cicatrice della lesina?» —

— «La vedo» — disse Ester — «e vedo pure a qual punto tu amasti mia madre!» —

— «Amarla, Ester!» — Essa era per me più della Sulamita per il Re Cantore; più bella, più pura di una fontana, di una sorgente del Libano. Quando seppe la mia volontà, il padrone mi presentò ai giudici davanti ai quali esposi la mia intenzione; poi mi condusse a casa, e trapassando il mio orecchio colla lesina, la conficcò come è d’uso nella porta. Così divenni suo schiavo per tutta la durata della vita. Così conquistai la mia Rachele, e dimmi: vi fu mai amore come il mio?» —

Ester si chinò sopra di lui e lo baciò. Tacquero entrambi pensando alla tomba che aveva troncato quel grande amore.

— «Il mio padrone annegò in mare; e fu questa la mia prima sventura» — continuò il negoziante. — «Il lutto della sua famiglia fu lutto mio, nella mia casa ad Antiochia dove già dimoravo. Ora ascoltami, Ester. Quando il principe venne a morte, io era a capo della sua amministrazione, e tutti i suoi beni erano nelle mie mani. Da questo puoi argomentare l’affetto e la fiducia ch’egli riponeva in me.

Accorsi a Gerusalemme per render conto della mia gestione alla vedova ed essa mi riconfermò al mio posto. Raddoppiai di diligenza e gli affari prosperarono di anno in anno. Trascorsero così dieci anni. Poi venne la catastrofe di cui il giovine parlò — l’accidente, com’egli disse, toccato al procuratore Grato. — Il Romano invece lo chiamò un tentativo d’assassinio e ne tolse pretesto, col consenso di Roma, di confiscare a proprio beneficio l’immensa fortuna della vedova e dei figli. Nè questo gli bastò. Per prevenire un’appello contro la sentenza egli soppresse tutte le parti interessate. Da quel giorno nefasto la famiglia di Hur scomparve. Il figlio, ch’io vidi fanciullo, fu condannato alle galere. La vedova e la figlia si suppone siano state sepolte in una delle molte carceri sotterranee di Giudea, veri sepolcri per chi ne ha varcata la soglia. Esse scomparvero come se il mare le avesse inghiottite. Non potemmo sapere come morirono, ma neppure sappiamo se veramente sono morte.» —

Gli occhi di Ester erano gonfi di lagrime.

— «Il tuo cuore è buono, Ester, buono come quello di