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AL LETTORE


Dopo che il Quo Vadis ha portato una vera rivoluzione nel campo dei romanzi storici, parrà per lo meno ardito presentare al pubblico una nuova opera dello stesso genere sostenendo che, per elevatezza di concetti ispiratori, e per larghezza di erudizione, l’autore di essa non sia meno raccomandabile ed encomiabile dello Sienckievicz. Non facciamo vane parole. Le quattrocento edizioni inglesi, francesi, tedesche, svedesi, rispondono del nostro giudizio. Ben-Hur è la produzione meravigliosa di un più meraviglioso ingegno; Lewis Wallace, noto come valoroso ufficiale distintosi nella guerra di secessione, dimorante attualmente a Crowfordsville Indiana (S. U. A.), ex diplomatico, è divenuto uno dei più popolari scrittori del suo paese; nel volume, Gerusalemme, Antiochia; tutto l’Oriente, a differenza degli altri libri che pongono la scena principale in Roma; costumi e vita del tempo di Cristo, sono magnificamente descritti. Il prologo, l’introduzione del primo libro, benchè traducendo dal testo inglese, sono stati da noi ridotti a proporzioni alquanto più brevi e più conformi all’indole del nostro pubblico, il quale, se non li salterà a piè pari, farà cosa buona, e se ne troverà contento per la bellezza che riscontrerà nei libri seguenti, cui, prologo e prima parte, sono necessaria seppur lunga preparazione.

I Traduttori