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per messer Dante poi e Madonna Beatrice è un altro pajo di maniche: quelli sì che ne dovettero far giri! Che le pare, signorina Nina, è della mia opinione?
Nina sorrise.
— E sa lei da che l’argomento? Dante stesso ci dice, se non isbaglio, che egli incontrasse la prima volta la signorina Beatrice in un bal d’enfants, che dava quel buon’uomo e compiacentissimo papà di Messer Folco Portinari. Si può dunque imaginare facilmente quanti giri di polca, di valzer e di mazurche dovessero ballare assieme que’ due bambini, a cui frullava per benino la testa. Dante aveva già in corpo tutto l’inferno, senza parlare del purgatorio e del paradiso, che non sono roba per un ballo. Che ne dice, signorina Nina, ho ragione?
Ma la signorina Nina pensava a ben altro in quel momento. Ella aveva udito suo padre esclamare: «Oh, ecco finalmente il maestro!»
— Si balla finalmente! — gridò ella, e non volendo, fece un piccolo salto su la sedia, — Tilde, Margherita, Manetta, Laura, basta coi vostri serii discorsi; non sapete? si balla; cavalieri movetevi anche voi un poco.
— Ma non sembra sia ora ancora, — disse il Duca