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Maria lo guardò negli occhi con espressione di riconoscenza.
— Oh, no, Errico! io ho bisogno soltanto di rassicurarmi su la salute di mia madre; io son giovane, io son forte; che mi fanno due notti di veglia?
— Questa notte però dovete promettermi che andrete a riposare.
— Aspetterò prima voi, Errico, e poi andrò a letto.
— Oh, no!... io son costretto di ritirarmi molto tardi.
— Molto tardi? — Andate a divertirvi? — disse Maria con un tono di voce in cui traspariva un po’ d’amarezza.
— A divertirmi! — ripetè Errico, e con un moto nervoso spiegazzò tutto un colletto che aveva fra mani.
La fanciulla alzò lo sguardo stupita.
— Che cos’hai, Errico?
— Nulla, nulla, Maria... si, andrò a divertirmi, a ballare, a suonare... a suonare molto... figurati, sino a che le braccia mi cadranno stanche... e non si potranno più sollevare. Vedi, Maria, io mi annojo di questa vita monotona ed oscura... Son più di quindici giorni che non esco di casa, che non vado a