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— Vado dunque a compiacerti.

— Troppo gentile, Maria... ma perchè ve ne andate dentro? Potete restare anche qui.

— La mamma è tanto malata stasera, Errico; se sapessi come è malata!...

— Che cosa ha la zia?.. ma già l’è una faccenda d’un minuto.

Errico in questo frattempo si dava un gran da fare, preparando gli abiti di società, spazzolandoli, e stropicciandoli con cura.

Adesso aveva preso un po’ di sonno; finalmente, dopo una giornata intera di patimenti! Stamattina ella ha avuto due accessi di febbre. Oh, Errico, se continua così!... Figurati, il dottore ha detto, che un’altro attacco le può riuscire fatale... egli non l’ha detto a me, ma al signor Andrea... ed io l’ho inteso; perchè a me non isfugge nulla. Egli ha ordinato, non sì tosto verrà la buona stagione, ha ordinato di andare alla campagna. La mamma ha sorriso tristemente... oh Dio, Dio!...

— Ma la scorsa notte, ella ha riposato?

— No, Errico, nemmeno un’ora, e ne sentiva tanto bisogno.

— Potreste dire, ne sentivamo; perchè anche voi, povera figlia, dovete essere molto stanca.