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pere il collo laggiù!... Avevo dimenticato quello che debbo fare stasera; altro che coro di voci notturne!.. Invece di ricordarmi tutti i valzer e le polche del mondo... Dev’essere proprio tardi. — E qui abbassò il capo avanti come per trovar nuova lena. — Maria a quest’ora starà in pensiero... oh a proposito, stasera vo’ suonare la mazurca che ho dedicata a lei: no, no, è un po’ monotona: ci vuole altra roba.

Era giunto già alla fontana del Leone. Un’organino suonava dinanzi una bettola. Il giovine si fermò un momento. — E dire, — esclamò egli, — che fra poche ore farò le sue veci!... Dio mio, Dio mio, chi mai l’avrebbe creduto!

E qui come spinto da un pensiero tormentoso, egli continuò bruscamente il suo cammino; raddoppiò il passo, già acceleratissimo; si mise quasi a correre.

Poi si fermò trafelato.

— Adesso dimentico che vengo dai Bagnoli e che da stamattina... e che mi sento tanto debole di forze. Son pure sciocco ad affrettarmi tanto!... non è meglio andarci ad ora tarda?... Ciò dà più tono... si tono... come io potessi darmi del tono. Dio, Dio mio, perchè sempre questo desiderio di grandezza nell’impotenza dell’anima?...